Il Santuario della Madonna della Salute ha visto il susseguirsi di più fasi di interventi conservativi, dal 2014 al 2022, volti al consolidamento e al recupero sia delle volte, delle murature e dei pilastri, sia della facciata principale e di quelle laterali.
I primi interventi, realizzati tra il 2014 e il 2015 attraverso un progetto pilota per la navata laterale destra, più un successivo lavoro di completamento che ha visto la luce nel 2017, hanno fatto da apripista per le operazioni successive: si è intervenuti sulle crociere, sia negli intradossi con le necessarie attività di preconsolidamento del film pittorico e dell’intonaco distaccato dal supporto murario per consentire le successive opere di puntellamento, sia negli estradossi con un intervento di rinforzo strutturale, con l’uso di fibre e connettori d’acciaio, adeguatamente progettato sulla base dei rilievi del quadro fessurativo.
Il lavoro svoltosi dal 2019 al 2021 ha previsto la divisione del cantiere in due fasi: la prima nelle navate restanti, a completamento dei lavori intercorsi negli anni precedenti; la seconda nel transetto e nell’abside del presbiterio. I lavori di entrambe le fasi hanno previsto il consolidamento degli intonaci all’intradosso delle volte, la sigillatura delle lesioni tra vele, archi e costoloni, svuotando gli estradossi, lavorando anche sulle murature del sottotetto attraverso interventi di “cuci e scuci” per risarcire le discontinuità più critiche. È stato inoltre messo in opera un nuovo sistema di sospensione sul cassettonato ligneo. Per quanto riguarda i pilastri invece, si è proceduto con il consolidamento di questi attraverso iniezioni di boiacca fluida. A completamento dell’intervento, le capriate lignee di copertura sono state collegate al sistema di tirantatura mediante apposite piastre ad L saldate al piatto stesso; differenze di quota sono state compensate con piastre saldate a misura ed interponendo tappi di legno sagomati caso per caso in funzione dell’irregolarità della sezione delle travi.
Per quanto riguarda i lavori sulle facciate, svoltisi tra il 2021 e il 2022 si è operato sia sugli intonaci, sia sulle opere lapidee, come il portale scolpito in pietra d’Istria con gruppo scultoreo e i rosoni in pietra di Nanto, che risultavano profondamente danneggiati. La forte ossidazione degli elementi metallici, come i tiranti in ferro sotto l’intonaco, utilizzati anche per l’ancoraggio del gruppo scultoreo alla facciata, aveva causato il distacco e lo spanciamento della fascia d’intonaco al di sopra del portale, nonché la frattura di molti elementi lapidei del gruppo scultoreo e della cornice del rosone retrostante.