Napoli – Villa Doria D’Angri – Chiesa

Oggetto: Lavori di restauro della Chiesa ubicata nel complesso monumentale di Villa Doria D’Angri alla Via Posillipo in Napoli
Organo di tutela: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli
Committenza: Università degli Studi di Napoli
Importo netto dei lavori: € 321.852,00
Inizio e ultimazione lavori: 2018-2019
Progetto: arch. Antonio Bruno
DL: arch. Antonio Bruno

La villa di Marcantonio Doria, principe d’Angri è l’opera più significativa dell’architetto Bartolomeo Grasso e la più importante villa neoclassica di Posillipo. È conosciuta, oltre che per le proprie bellezze, anche per il parco con la pagoda orientaleggiate. La chiesa fa parte del complesso e presenta interni con bellissime decorazioni in stucco, pietra, intonaco, e una serie di coloratissime vetrate. È oggi una delle sedi dell’Università di Napoli.

Il progetto di restauro prevedeva interventi da realizzare su tutte le superfici decorate a finto marmo della chiesa, sul cassettone, sulle sculture, sui finestroni nonché sulla facciata esterna.
Sono stati effettuati test di pulitura ed indagini sulle superfici e sugli elementi, per definire metodologie non invasive adatte alla rimozione degli strati di deposito, oltre che poter agire sul degrado e sugli stati fessurativi, particolarmente importanti in alcuni elementi architettonici.
All’interno della chiesa si è operato dapprima sul soffitto a cassettoni dipinto e sulle pareti laterali con altorilievi, dove sono state effettuate operazioni di depolveratura e pulitura meccanica per mezzo di gomme wishab. La parete centrale con l’arco trionfale aveva subito un drastico intervento di rifacimento, ed era ricoperta da uno spesso strato di colore a calce. Si è intervenuti, con una pulitura a base acquosa mediante carbonato di ammonio e contrad, preceduto da operazioni di preconsolidamento delle parti solfatate. Le importanti lesioni in zona absidale sono state consolidate con inserimento di perni in acciaio inossidabile. Le zone sono state sottoposte ad un consolidamento in profondità, tramite iniezioni di calci naturali esenti da sali (PLM-A), stuccatura e presentazione estetica finale, mediante velature. Anche le superfici in stucco a “finto marmo” sono state stuccate, consolidate e velate ad acquerello. La fase di verniciatura a spruzzo ha concluso le lavorazioni sulle pannellature decorate a finto marmo.
Particolare attenzione è stata alle grandi finestre vetrate: l’intervento è consistito in una prima fase di smontaggio di tutte le grate esterne, successiva rimozione in toto dei vetri esistenti rimasti e la realizzazione ex novo di tutta la serie, a causa delle numerose mancanze di vetri e l’impossibilità di reperirne altri della stessa cromia.
Sullo stesso livello delle pareti decorate a finto marmo erano presenti in navata la serie dei bassorilievi in stucco del “Ciclo del Calvario” in corrispondenza dell’arco trionfale, ai due lati, erano invece presenti i bassorilievi in stucco raffiguranti “Santa Caterina da Siena che riceve le stimmate” e “Santa Caterina da Costantinopoli”. I bassorilievi si presentavano in discreto stato conservativo, sono quindi stati oggetto di un intervento di depolveratura e pulitura con soluzione acquosa
Le ultime lavorazioni interne alla chiesa hanno riguardato gli applique della via crucis, le porte in legno presenti in navata e il portone ligneo all’ingresso. Si è operato con operazioni di pulitura, protettivo e applicazione di olio paglierino sulle porte in legno della navata e sul portale ligneo dell’ingresso.
La facciata, in condizioni di precario stato di conservazione, ha richiesto un intervento di consolidamento della muratura, rimozione delle parti cementizie risalenti a rifacimenti nel tempo, e successivo consolidamento e restauro degli intonaci, in particolare del bugnato.