Padova – Palazzo Bo, Arredi di Gio Ponti – Università di Padova

Oggetto: lavori di restauro degli arredi progettati da Gio’ Ponti per l’Università degli Studi di Padova

Committenza: Università degli studi di Padova

Organo di Tutela: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso

Importo netto dei lavori: € 1.322.809,00

Inizio e ultimazione lavori: 2021 – 2022

Il restauro degli arredi e degli ambienti di Palazzo Bo, che l’Università di Padova commissionò tra il 1936 e il 1942 all’Architetto milanese Gio’ Ponti, ha visto l’intervento su una moltitudine di elementi tra cui tavoli, sedie, armadi, porte, scorrevoli in legno, pavimenti nonché l’insieme compositivo dell’Aula Magna.
Per i divani e le poltrone, si è intervenuti rimuovendo e sostituendo completamente la tappezzeria. L’operazione successiva è stata quella di applicare l’antitarlo su tutta la superficie, utilizzando un prodotto a base di permetrina, mentre per l’intervento di falegnameria, esso ha interessato le sole gambe dove si è intervenuti con la sverniciatura. È stata eseguita una verifica strutturale del telaio e dove necessario sono stati eseguiti microincollaggi.
Per le panche, come quelle dell’aula magna, la prima operazione eseguita ha previsto la rimozione della foderatura in velluto, prestando poi grande attenzione per ricreare gli incastri degli elementi costitutivi che in alcuni casi erano inesistenti o in parte rovinati da precedenti interventi di restauro, ricreando poi le parti mancanti di collegamento tra le gambe che hanno ridato solidità strutturale all’intero manufatto. La vernice di finitura si presentava in cattivo stato di conservazione, con molte discromie derivate dai numerosi strati di vernice sovrapposti non più perfettamente adesi tra loro ed in accordo con le indicazioni progettuali si sono rimossi quelli più superficiali, mediante l’uso di paglietta fine e spugnette abrasive. Si è applicato un prodotto antitarlo per due cicli sia per eliminare eventuali insetti xilofagi presenti, sia per una protezione da eventuali attacchi. Le fessurazioni e i fori di sfarfallamento dei tarli sono stati risarciti con stucco all’acqua ed infine, l’intervento di lucidatura è stata eseguita con una miscela di nitrocellulosa e gommalacca sciolta in alcool data a tampone anche negli altri arredi lignei.
Nella grande Aula Magna si è intervenuti nei dossali, che mostravano fenditure in molte parti e che avevano perso le dorature mentre le cornici modanate erano sconnesse e deformate, colmando con stuccature le fenditure dopo aver pulito e lucidato la superficie lignea.