Roma – Fontana di piazza del Viminale

Oggetto: PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA  – MISSIONE 1: DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETIVITA’, CULTURA E TURISMO
C3 Turismo e Cultura 4.0 – CAPUT MUNDI – # Mitingodiverde
313. Fontane di Roma – Restauro della Fontana di piazza del Viminale – Subappalto opere di Restauro Specialistico
Organo di tutela: Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
Committenza: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Importo netto dei lavori: € 83.800 (quota AR Arte e Restauro)
Inizio e ultimazione lavori: 2024-2025
Progetto: arch. ing. Giulia Carluccio
RUP: Sovrintendenza Capitolina

La fontana del Viminale, realizzata tra il 1929 ed il 1931, sorge al centro dell’omonima piazza posta di fronte al Palazzo del Viminale, sede del Ministero dell’Interno. Il progetto della fontana venne pensato dallo scultore Publio Morbiducci, per partecipare al Concorso Nazionale per cinque fontane da erigersi in Roma bandito nel 1924 dal Governatorato di Roma ed era inizialmente stato pensato per la piazza Mastrogiorgio al Testaccio.

La fontana, in travertino cavato in località Barco a Tivoli, è realizzata da un imponente blocco, la cui cavatura e movimentazione fu oggetto di un filmato dell’Istituto Luce; fu realizzata dall’impresa Mattioli e inaugurata nel 1934. Il basamento è decorato con bassorilievi stilizzati rappresentanti, oltre alle tre alture e la corona turrita, lo stemma del Rione Monti e la Lupa Capitolina.
La vasca, già oggetto di restauro alla fine degli anni ‘90, presentava da tempo due fratture trasversali, trattate all’epoca con grappe metalliche e iniezioni di resina epossidica. L’intervento non aveva però bloccato il meccanismo di dissesto in atto, tanto che negli anni successivi è stato necessario posizionare un sistema di funi in acciaio a vista, per impedire il ribaltamento delle parti.

L’intervento di restauro prevedeva il consolidamento strutturale della vasca superiore, il restauro conservativo delle superfici lapidee della fontana e della zona di rispetto, oltre che il ripristino dell’impermeabilizzazione delle vasche e la revisione dell’impianto idrico. È stata introdotta sul fondo della vasca una struttura in acciaio inox costituita da due travi scatolari, non visibile all’esterno, e riposizionati i blocchi in posizione corretta.
Il restauro è stato completato con la pulitura dalle incrostazioni calcaree e interventi di restauro delle superfici del travertino, tra cui la riadesione di scaglie, il consolidamento degli stati fessurativi, la pulitura e restauro delle parti metalliche a vista, oltre all’applicazione di protettivo finale.

AR Arte e Restauro ha contribuito ai lavori di restauro e di consolidamento per l’impresa Cilia Tiziana Salvatrice; la partnership ha consentito di collaborare e mettere assieme differenti specializzazioni. La fontana ha ripreso la sua efficienza nel mese di marzo 2025.